L'VIII stagione di Teatro dei Calanchi si apre in Basilicata, tra le crepe profonde di un paesaggio meraviglioso. INFERNO sorge dalle argille fangose, illuminato dal sole d'agosto. Il Teatro dei Calanchi ti aspetta!
Il gigante d’argilla si è risvegliato dal lungo sonno, le aride balze sono pronte a riflettere il bagliore della luna e la luminescenza delle stelle che, come in una danza ritmata, irradiano i profondi solchi generati nella terra madre tracciando la rotta che ci condurrà a una nuova, irripetibile esperienza.
Si apre così l’VIII stagione di Teatro dei Calanchi, a Pisticci, in Basilicata, tra le crepe profonde di una terra capace di generare stupore, di dar luogo a narrazioni di cui ignoriamo la trama; eppure, una volta giunti in quel luogo così autentico, ci sembra quasi di esserne parte integrante, ci sentiamo improvvisamente radicati, irrimediabilmente legati con il corpo, con il cuore e con la mente a uno scenario che ci riempie gli occhi di suggestione.
Di quella visione non riusciamo più a fare a meno.
Ad andare in scena quest’anno è Inferno per la regia di Daniele Onorati. Uno spettacolo inedito che, a partire dal 4 agosto e sino al 27 agosto 2023 terrà impegnati attori e spettatori con ben dodici repliche, tre per ogni week end.
Una rappresentazione scenica dalla dimensione sospesa accenderà i riflettori sulla condizione effimera dell’uomo, sulla sua fragilità, ma anche sulla sua resilienza, sulla capacità di lottare contro le avversità e, da queste, risollevarsi, ricostruirsi, dare un nuovo senso all’esistenza.
È un deserto fatto di creta lo scenario in cui la materia prima si plasma, nasce la vita e le sorti dell’umanità si avvicendano. Una metafora forte e potente con la quale si vuole porre l’accento proprio sulla condizione in cui l’uomo versa e dalla quale ha l’onere di elevarsi, per vivere e non semplicemente esistere.
Ricchi i riferimenti alla mitologia greca, alla vicenda biblica della Creazione, ad Espero, divinità della luce della sera, ma anche ad autori moderni quali Eminescu, Edgar Allan Poe, Baudelaire.
In una commistione di stili, simbologie, linguaggi espressivi, modalità comunicative attraverso cui gli attori si connetteranno con la dimensione scenica e con il pubblico, verrà perfezionato quello che può definirsi un esperimento collettivo di incommensurabile valore.
Una grande novità di questa VIII edizione riguarda proprio il cast, completamente formato da artisti in residenza creativa provenienti da tutta Italia e scelti tra i tanti aspiranti che hanno affrontato le selezioni dello scorso 30 aprile presso gli spazi TeatroLab della Mediateca comunale.
Alla rosa dei prescelti spetterà il compito di portare a termine una prova senza precedenti, di sorprendere e sorprendersi, di domare e lasciarsi domare dalla magia dei calanchi, intrecciando arte e spiritualità, di condurci per mano in un viaggio attraverso i misteri della nostra condizione.
Non mancheranno naturalmente i tanti eventi di arricchimento e supporto alla rassegna teatrale, capaci di completare l’offerta culturale andando incontro alle preferenze di ognuno.
Dato il successo registrato nelle precedenti edizioni, torna anche quest’anno Calanchi XP, una passeggiata avventurosa condotta da NaturOffice che consentirà ai partecipanti di immergersi nella dimensione calanchiva e scoprire scorci di ineguagliabile bellezza nel corso di un’escursione di media difficoltà che dal centro storico di Pisticci condurrà i partecipanti sino all’area scenica del Teatro dei Calanchi. Un passeggiata assolutamente da non perdere se si vogliono esplorare da vicino e nei punti meno accessibili – in compagnia delle guide esperte Fabio Quinto e Maurizio Rosito – i calanchi dalle forme più insolite e scoprire i segreti della nascita del pianeta e la storia delle sue trasformazioni.
Per chi invece sia meno avvezzo al trekking, sarà comunque possibile condurre una rilassante passeggiata e immergersi nell’atmosfera surreale dei Calanchi grazie all’audioguida – novità assoluta di questa VIII edizione – Calanchi di Pisticci: tra le meraviglie del deserto d’argilla, in modo da poter apprezzare appieno la bellezza del luogo ospitante.
E sempre per citare le novità, Teatro dei Calanchi presenta quest’anno una nuova esperienza di contatto estremo con la natura. Sentire Sentieri è un percorso sensoriale guidato da un’entità sciamana, completamente condotto a piedi nudi, per sentire l’ambiente esterno e la sua energia. Silenzi e ascolti attivi consentiranno ai camminatori scalzi di riaccendere i propri sensi, di riconnettersi con se stessi e calibrare il proprio ritmo interiore con il respiro della natura.
Per coloro che, invece, vogliano godere di un intrattenimento musicale al tramonto Teatro dei Calanchi propone La Gola delle Muse, una rassegna di concerti segreti tenuti da band selezionate dal maestro Tony Miolla, il cui nome sarà svelato solo a ridosso delle singole date. Le performance, completamente in acustico per esaltare la bellezza delle voci, i timbri degli strumenti e l’autenticità dell’ascolto, sapranno creare un’atmosfera coinvolgente e predisporranno lo spettatore alla visione del successivo spettacolo teatrale.
E per quanti volessero portare con sé un pezzetto di Teatro dei Calanchi in memoria dell’esperienza vissuta, la bella notizia è che l’organizzazione è al lavoro per produrre la seconda edizione del libello fotografico di TdC, dal titolo Inferno, un almanacco retrospettivo in cui saranno raccolte immagini inedite, suggestioni poetiche, testi scritti e altro materiale legato alla rassegna, sfogliando il quale si potranno conoscere i retroscena del progetto e sognare, una volta lontani, di essere ancora lì, a sporcarsi le mani e a respirare il profumo dell’argilla.
Sarà probabilmente allora che si avrà la reale percezione di quanto il potere di una storia millenaria come quella dei calanchi, sia riuscita a imprimerci sottopelle l’ebbrezza e il calore che solo uno scenario apparentemente così immobile, eppure così mutevole, è capace di donare ai suoi visitatori.