I TALK LETTERARI DEL BATTELLO EBBRO

29 Luglio 2024



Rivelati i nomi degli autori ospiti della rassegna letteraria

Nelle date del 23, 24 e 25 agosto sarà possibile partecipare alle conversazioni letterarie del Battello Ebbro, uno spazio filosofico e letterario curato da Antonio De Sortis, durante il quale emergeranno, in una prospettiva ecologica radicale, i temi cari e ricorrenti del Teatro dei Calanchi come il rapporto tra uomo e natura, la riconciliazione ed il riconoscimento tra l’uomo e l’animale, la loro lotta ancestrale feroce e intestina.

Il primo incontro, il 23 agosto sarà con Matteo Nucci (1970), ha pubblicato saggi su Empedocle e Platone e ha curato una nuova edizione del "Simposio di Platone" (Einaudi, 2009). Collabora con Il Venerdì, con La Repubblica XL ed Il Messaggero e suoi racconti sono apparsi sul Caffè illustrato e su Nuovi Argomenti. Con il suo romanzo “Sono comuni le cose degli amici” (Ponte alle Grazie, 2009), vince il Premio letterario Orient-Express 2010 ed entra nella cinquina dei finalisti al Premio Strega 2010. Durante le conversazioni de Il Battello Ebbro parlerà delle sue ultime pubblicazioni: “Sognava i leoni. L’eroismo fragile di Ernest Hemingway” (Harper Collins Italia, 2024) e “Il grido di Pan” (Einaudi, 2023). Il primo testo è una meditazione su Ernest Hemingway che si propone di spogliarne il sembiante da falsi miti, per offrire un ritratto che si allontani dal personaggio stereotipato, per avvicinarsi all’autore che cercò di non perdere mai la grazia; ma parlando di Hemingway sarà impossibile non soffermarsi anche sulla sua opera principe “Il vecchio ed il mare”. Il secondo testo può essere descritto come un appassionato duello con il pensiero delle origini, per riflettere sul rapporto fra l'essere umano e la sua animalità. Ne emerge una lettura del pensiero degli antichi, trasversale alle epoche che, grazie alla sua natura enigmatica ed oracolare, saprà ancora una volta interrogare intimamente il lettore.

La conversazione del 24 agosto avverrà con Alfonso Guida (1973), l’autore è nato e vive a San Mauro Forte. Legato alle figure di Beppe Salvia, Dario Bellezza, Amelia Rosselli e Paul Celan, i suoi testi sono apparsi, tra le altre, sulle riviste Poesia e Forum Italicum. Ha vinto il Premio Dario Bellezza per l’opera prima con la raccolta “Il sogno, la follia, l’altra morte” (1998) ed il Premio Montale con la plaquette “Le spoglie divise. 15 stanze per Rocco Scotellaro” (2002). Si rifletterà sulla sua produzione poetica, con una particolare attenzione ad “Anfora clandestina” (Dante e Descartes, 2024), in cui la scrittura poetica nasce da un’intima vocazione alla solitudine, frutto di una condizione primigenia di isolamento orografico ed è grazie a questa naturale attitudine che la sua scrittura può definirsi obliqua, a tratti sacra ed impastata di silenzi. Dal passato e dalla tradizione antica sgorga l’inchiostro della sua ispirazione.

La rassegna si concluderà il 25 agosto con Francesca Matteoni (1975), autrice pistoiese. Ha lavorato come ricercatrice in storia e folklore presso l’Università dell’Hertfordshire, cura pubblicazioni illustrate su magia e tarocchi per il progetto Vivida dell’editore White Star. Ha all’attivo pubblicazioni accademiche in inglese e in italiano. L’autrice di “Tundra e Peive” (Nottetempo, 2023), prima opera di narrativa, elabora un mondo naturale ferito dall’umano, il cui obiettivo narrativo è quello di ritrovare un’armonia tra i viventi. Si elaborerà una riflessione anche sul testo “Io sarò il rovo. Fiabe di un paese silenzioso” (effequ, 2021), nel quale si indaga il lato più straniante e notturno della narrazione fiabesca, e permette di far emergere la vena diramata più folklorica e poetica dell’autrice. Al vertice di questa rappresentazione si dipana il conflitto dell'umano con il mondo vegetale e quello animale, del maschile con il femminile.

Un programma denso di eventi, che provocherà e ammalierà gli spettatori e che li solleciterà in tutte le loro facoltà sensoriali e intellettive nella catalizzante cornice di Teatro dei Calanchi.

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