DIARIO DI BORDO #10: VIAGGIO

26 Luglio 2024



"Vago per terre sconosciute, affascinanti ma inospitali. Non riesco a trovare il mio posto, mi sento straniero, sradicato, perduto."

Voce inascoltata e divenuta fioca per lungo silenzio. Ho subìto l’indifferenza degli uomini e l’ingiustizia degli dèi. Costretto a vivere su un piede solo, in equilibrio precario. Mi imbarco per un viaggio senza ritorno, stringendo fra le mani la bandiera bianca del naufrago. Come finirà l'avventura dell’eroe? Non so cosa sono e vorrei scoprirlo. Devo togliere la polvere dal cuore.

Vago per terre sconosciute, affascinanti ma inospitali. Non riesco a trovare il mio posto, mi sento straniero, sradicato, perduto. Una costante interferenza mi disturba, un nodo insoluto, un luogo in cui fare ritorno. La mia terra mi richiama prepotentemente a sé ed io non riesco a opporre resistenza. Un costante dolore del ritorno mi attanaglia e mi impedisce di vivere. Novello Ulisse, lasciando promesse di eterna giovinezza e di gloria, mi imbarco nuovamente alla ricerca del mio porto sicuro. Attraverso mille traversie. Resisto al canto ammaliatore di seducenti sirene, aggiro con la mia metis la violenza del Ciclope, affronto con coraggio la tempestosa ira degli dèi. Il viaggio produce nell’animo mio una profonda metamorfosi che mi consentirà di affrontare con coraggio il mio inferno. Discendo negli Inferi per conquistare il trofeo della conoscenza di sé… divento consapevole di cosa sono. Ora, finalmente Uomo, approdo alla mia argillosa Itaca e siedo nella cabina di regia…

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